La figura del Notaio
Comprare una casa e chiedere un mutuo; donare la casa a uno dei figli; costituire una società o fare testamento.
Quali rischi si corrono nel compiere tali operazioni?
Si è a conoscenza di tutti gli ostacoli e le insidie determinate da leggi in continua evoluzione e non sempre facili da capire?
Il nostro legislatore ne è consapevole perché concludere una compravendita, un mutuo, una donazione, un atto costitutivo di società o redigere un testamento non significa completare e stampare un modulo già predisposto, ma preparare un atto sicuro, valido e inattaccabile nel tempo.

I Libri in cui si articola il codice civile
- Libro Primo – Delle Persone e della Famiglia (e degli enti no profit);
- Libro Secondo – Delle Successioni (e delle donazioni);
- Libro Terzo – Della Proprietà;
- Libro Quarto – Delle Obbligazioni (in particolare dei contratti);
- Libro Quinto – Del Lavoro (in particolare dell’impresa in generale e delle società);
- Libro Sesto – Della Tutela dei Diritti,
contemplano e disciplinano tutti i principali passaggi della vita di ciascuna persona, fisica o giuridica, mettendo a disposizione dei cittadini un florilegio di strumenti per far fronte a tutte le esigenze della collettività.
Pubblico ufficiale = "Super Partes"
Al fine di garantire al cittadino la corretta assistenza giuridica dello Stato nell’adozione di queste fondamentali decisioni patrimoniali ed esistenziali il legislatore ha introdotto la figura di un operatore giuridico di estrema competenza, evelavata formazione, altamente selezionato e imparziale: il Notaio.
Il Notaio è un pubblico ufficiale che per legge deve essere super partes e quindi tutelare le parti in egual misura, al quale lo Stato affida anche la riscossione delle imposte, per attività e operazioni economicamente rilevanti.
Lo Stato richiede al Notaio un’elevata conoscenza giuridica, garantita dal superamento di un concorso pubblico gestito direttamente dal Ministero della Giustizia e sottopone il notaio a continui controlli effettuati da organi dello Stato.
Aldo Moro
Le parole pronunciate quando rivestiva la carica di Ministro di Grazia e Giustizia
“Il notaio è l’equilibrato e responsabile consulente delle parti nella formazione ed espressione della loro volontà giuridicamente rilevante. È qui che la preparazione tecnica, la sensibilità umana, il senso sociale del notaio possono avere la loro esplicazione con effetti benefici di rilevante portata ed è qui che il notaio svolge in concreto un’attività veramente efficace per muovere ed orientare in senso costruttivo la vita sociale.
Là dove il giudice assume una funzione risanatrice e riordinatrice per così dire, della patologia della vita giuridica, il notaio ne assume una efficacemente preventiva dei conflitti, mediante la quale egli contribuisce potentemente alla realizzazione dell’ordine sociale.”
La storia del Notaio
Il Notaio, dunque, storicamente garante della certezza dei traffici giridici, figura nevralgica per la tenuta del sistema giuridico per la forte connotazione antiprocessualistica della sua attività (Carnelutti riassunse questo concetto nella felice frase “Tanto più notaio, tanto meno giudice”), capace di deflazionare il contenzioso dei nostri tribunali con il suo controllo di legalità preventivo (il contenzioso sugli atti notarili è dello 0,003%) e, negli ultimi tempi, risorsa fondamentale nella lotta all’antiriciclaggio.
Il sigillo apposto ad ogni atto da lui rogato è strumento di garanzia contro qualunque falsità e tentativo di distorsione della verità.
Egli svolge quotidianamente il suo ministero, rappresentando non soltanto un bene pubblico per la collettività, si pensi alle funzioni della certezza e a quelle di conservazione degli atti, ma soprattutto un servizio per i cittadini.